Il pensiero di un nuovo femminismo secondo cui ogni essere umano nasce libero di essere se stesso con pari diritti e dignità.
In un’epoca in cui il femminismo viene sempre più interpretato come una conversazione elitaria, rabbiosa ed escludente degli uomini ma anche delle donne che hanno un’opinione che si discosta dal pensiero della bolla attivista, ci serve un femminismo nuovo che sia davvero inclusivo delle opinioni e delle narrazioni diverse.
Non è inclusivo indurre le persone ad aver paura di parlare, di sbagliare una vocale, di interagire con gli “indesiderati”, di non convergere sugli strumenti che dovrebbero restare oggetto del confronto. Non è accettabile il metodo delle shitstorm. Non è pensabile essere tutti allineati su una mono opinione.
Non è efficace escludere alleati sulla base delle divergenze di pensiero insite nella natura umana in nome di una perfetta e simultanea battaglia contro ogni oppressione.
Il primo obiettivo di qualsiasi attivismo è difendere la libertà e coinvolgere più persone possibile.
Siamo validi indipendentemente dal sesso, dall’orientamento, dalla provenienza, dall’abilità, dalla forma e dal colore, anche politico. E tutti dovremmo poter lottare con i nostri strumenti per una battaglia comune agli individui per bene.
Un mondo più giusto dove ogni persona conta